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Ritratto d'artista

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Dopo la fuga da Milano - io sono sempre stato un ribelle - Mascagni ammise in vecchiaia sull'episodio del conservatorio, il musicista intensifica l'attività direttoriale nel mondo operettistico. Nel 1885 dirige alcune operette al Politeama di Genova.

DONNA LINANel 1886 viene scritturato dall'impresario Luigi Maresca e con lui gira per tutta Italia fino ad approdare in Puglia, a Cerignola in provincia di Foggia. A Cerignola termina la vita nomade di Mascagni che desidera avere un impiego stabile.Il musicista non è più solo. Al suo fianco ora c'è una ragazza originaria di Parma, di un anno più grande di lui: Argenide Marcellina (Lina) Carbognani.
        
Pietro ha conosciuto Lina a Parma, dove si era fermato a dirigere l'operetta Cuore e mano di Lecocq. Alla partenza della compagnia la giovane Lina si aggrega alla comitiva per seguire Pietro. Vivranno insieme a Cerignola in ristrettezze economiche e si sposeranno solo in seguito alla nascita del primo figlio 1887 (che morì a soli 4 mesi).

Mascagni racconta - mettemmo dunque su una casa: prima un letto di ferro e una tavola. Fatto sta che il giorno che io e Lina ci vedemmo per la prima volta seduti a quella tavola "nostra" davanti al pranzo preparato in famiglia e mangiato fra noi due, ci prese una grande commozione. Certo in quel tempo ci vollero tutti i miracoli della più scrupolosa economia per poter metter tutti i giorni la pentola sul fuoco.

Donna Lina 

GRUPPO DI FAMIGLIAArgenide Marcellina Carbognani per tutti Lina, era una donna riservata ma allo stesso tempo volitiva e possessiva, visse per tutta la vita all'ombra del marito. Di temperamento combattivo era sempre pronta a lottare al suo fianco con forza ed energia. Fu lei a correre alla posta per spedire il plico con la partitura di Cavalleria Rusticana da inviare al concorso Sonzogno del 1889. Mascagni, preso dallo sconforto e dall'incertezza, non voleva più partecipare, ma donna Lina di nascosto prese il plico e lo inviò.

Ad un amico Pietro scriveva di lei : "Se sono rimasto a Cerignola l'ho fatto per questa donna che divide con me il destino, con le sue tetraggini e il suo dolore".

Lina non perse la testa quando il marito balzò d'un tratto alla ribalta diventando ricco e celebre in una sola sera. Anzi rimase sempre con i piedi per terra, la donna di sempre:economa, domestica, equilibrata come lo era stata nella povertà. Era comunque una donna di carattere, possessiva, spesso gli faceva tremende scenate di gelosia, ma finiva sempre per perdonarlo.

Quando scoprì che Mascagni aveva una amante fissa, dovette suo malgrado, anche se non ufficialmente, dividere con lei il suo Pietro; questo però non le impedì di sferrare feroci attacchi, soprattutto verbali verso la rivale.

Ebbe con Pietro tre figli con i quali fu madre protettiva. Pietro le fu sempre affezionato e grato.

I Figli

emy mascagni la figlia

Mascagni ebbe un fortissimo senso della famiglia.
Marito apprensivo e padre  premuroso, con i suoi tre figli, Domenico (Mimì), Edoardo (Dino) ed Emilia (Emy) e poi con i nipoti Piermarcello (Bubi), Pietro (Pierino), Maria Teresa (Mitì) e Lina fu molto affettuoso e attento al loro benessere anche economico.

"Mai né i miei figli né i miei nipoti dovranno affrontare le difficoltà della miseria", Confidò ad un amico.  

 Mascagni ebbe con la figlia Emilia (Emy) un rapporto più aperto, confidenziale; quando erano lontani le scriveva spesso, parlando di tutto e di tutti: le questioni famigliari, gli amici, il lavoro, un carteggio che va dal 1901 al 1943. Nelle lettere troviamo la tenerezza paterna nei confronti della figlia,il desiderio di aprirsi come ad una amica nei momenti difficili l'atteggiamento protettivo del padre quando sa la figlia sofferente.

mascagni con il nipote Bubi 001Emy diverrà scrittrice. In un suo libro "S'inginocchi la più piccina" racconta l'incontro umano e artistico tra il padre e Gabriele D'Annunzio, al tempo della realizzazione dell'opera Parisina.

Si sposerà con il musicista e direttore d'orchestra Guido Farinelli con cui avrà un figlio Piermarcello (Bubi). Il matrimonio durò solo due anni e Emy crebbe il piccolo inieme ai genitori. Mascagni ebbe un particolare affetto per il primo nipotino del quale si occupò con tenerezza per tutta la vita.

Dino e MimiEdoardo (Dino) nato nel 1891, il figlio più inquieto avrà con la famiglia un rappporto più tormentato e quando scomparse prematuramente nel 1936, quasi avesse cercato nel suo arruolamento una fuga, lasciò in tutti un grande e doloroso vuoto. Anche la figlia di Dino, Lina volerà via presto per la tubercolosi.

Domenico (Mimì) il maggiore dei figli diverrà avvocato e sarà spesso accanto al padre come protettivo consigliere, soprattutto nel periodo del lavoro di Mascagni come musicista per il Cinema. Domenico si sposerà con Gemma e avranno due figli Pierino e Maria Teresa.

 

 

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